Mediazione linguistica

La scuola sin dall’inizio della guerra e con l’arrivo dei primi profughi nel territorio si è attivata con il coordinamento della Prof.ssa Mariya Oliynyk per fornire un supporto di accoglienza e mediazione linguistica ai bambini e ragazzi via via inseriti nelle scuole di San Donà di Piave, Jesolo Paese e Jesolo Lido, San Stino di Livenza, Noventa di Piave, Musile di Piave. 

Si è costituito un team di volontari, studenti ed ex-studenti del Liceo Linguistico, che a turno hanno supportato i profughi a scuola aiutandoli a inserirsi e proseguire le attività didattiche. Raccontiamo questo progetto con alcune fotografie e le parole dei ragazzi coinvolti, che hanno tenuto un diario di bordo per ricordare, riflettere e fare tesoro dei momenti vissuti:

 

“Questo progetto è stato per me un’ottima opportunità per mettermi alla prova e per aiutare nel mio piccolo chi ne aveva bisogno…”

“Un’esperienza che ha fatto crescere anche noi…”

“Poi purtroppo le è arrivata la notizia che suo padre è andato in difesa… mi ha mostrato il messaggio sul telefono ed è scoppiata a piangere, a me si è spezzato il cuore, l’ho abbracciata e in classe i compagni hanno provato a consolarla, poi ha parlato al telefono con la mamma e ha iniziato a calmarsi; ho chiesto al compagno ucraino di distrarla un po’ perché non mi sembrava il caso di continuare a studiare, abbiamo giocato e parlato per un po’. Alla fine abbiamo semplicemente scritto e ripassato delle espressioni comuni... Alla fine era più serena, e anche lui mi è sembrato molto tranquillo. Sono entrambi bambini stupendi, molto educati e disposti a impegnarsi. Non si nota subito, ma li ho visti comunque turbati e segnati dalla guerra: si preoccupavano se sentivano un rumore insolito o un aereo…parlano molto spesso dell’Ucraina…”

“Un’esperienza che non dimenticherò mai…”

“La bambina parlava in russo e io traducevo per la maestra. Ho notato che ha sempre paura di sbagliare, diceva sempre scusa anche se sbagliava solo una lettera (confonde spesso le lettere latine con le lettere del cirillico), parla e capisce molto bene il russo, a ricreazione gioca da sola con un giochino che si porta da casa anche se le altre bambine cercano di coinvolgerla... è molto brava e si impegna tantissimo…mi ha parlato spesso della guerra e ha fatto anche dei disegni inerenti nel quaderno e allora la maestra per farla distrarre le ha fatto leggere un libro...”

“Un’esperienza che mi ha insegnato molto…”

Allegati

Il gazzettino articolo 1

Il gazzettino articolo 2